UN AGENTE AL TUO SERVIZIO
Consulenza dal valore aggiunto

Come molti di voi già sanno il mio percorso lavorativo si è svolto in banca per molti anni, trentuno per la precisione. Questa lunga fase della mia vita professionale è stata molto importante e formativo sia sotto l’aspetto delle conoscenze tecniche che di quelle relazionali. Oggi va di moda chiamarle soft skills.
Anche volendo non riuscirei a quantificarvi con quante migliaia di persone ho parlato, trattando i temi più disparati.
Difficilmente, probabilmente mai, due persone o due aziende hanno le stesse esigenze. Quando un cliente viene da me ha generalmente un problema da risolvere o un consiglio da chiedere ed il mio compito è sottoporgli una o più soluzioni.
Nel corso del tempo questo aspetto del mio lavoro è diventato per me un riflesso automatico, una sorta di meccanismo causa-effetto. Nel momento in cui mi viene sottoposto il problema io sto già pensando alla possibile soluzione.
Da tre anni a questa parte è iniziata per me una nuova fase, incentrata sulla libera professione. Ho riflettuto ultimamente a quali fossero i due capisaldi su cui si regge una parte della mia attività (oltre all’etica professionale che do per scontata).
Li ho riassunti in due concetti: tradizione ed innovazione.
La tradizione è tutto quel bagaglio professionale che ho perseguito in oltre tre decenni di attività nel settore finanziario.
L’innovazione per me si traduce nel nuovo modo di fare banca. Al passo con i tempi, supportato dalla tecnologia disponibile, per andare incontro alle esigenze del cliente.
É il sentiero che sto percorrendo e di cui ero alla ricerca.
Posso affermare tranquillamente che questa prima parte del nuovo viaggio è stata particolarmente dirompente ma particolarmente coinvolgente.
Nel settore finanziario forse più che in altri diviene imprescindibile il rapporto con la clientela. Fiducia e fidelizzazione sono fattori determinanti.
Nel mio quotidiano mi capita di gestire situazioni finanziariamente complesse, che sono il frutto di scelte sbagliate.
Quindi torno alla mia figura. Non vendo prodotti, offro servizi e consulenza.
Accedere al mercato del credito in maniera superficiale, soprattutto nel contesto economico che stiamo vivendo, significa non avere considerato pienamente i rischi di insolvibilità e di sovraindebitamento.
A fianco dell’etica che ho già citato, ho il dovere di informare i miei clienti ed anche educarli dove ce ne fosse bisogno. Acquisire maggiori conoscenze finanziarie consente all’utente di effettuare scelte in maniera consapevole e contribuisce ad agire con maggiore serenità.
Il presupposto principale è che tutto sia semplice e – non semplicistico - perché per comunicare ed essere efficaci occorre semplificare. Utilizzare un linguaggio eccessivamente tecnico non giova a nessuno.
Questo è un aspetto su cui mi focalizzo.
Offrire una consulenza che crei valore aggiunto al cliente.